Executive Coaching: per aiutarti a esprimere la tua leadership

Sviluppa nuove strategie di pensiero con l’Executive Coaching

Executive Coaching2025-09-22T11:25:00+02:00

Resilienza, Vision, Ispirazione, Risultati

Mi occupo di Executive Coaching per imprenditori, leader, manager e professionisti. La mia mission?
Aiutarli a navigare efficacemente in un mondo in frenetica evoluzione.

 

Executive Coaching

Per esprimere la tua leadership al meglio

Ci sono decisioni che fai fatica a prendere o ti preoccupa come verranno percepite? Ti domandi come fare a motivare il tuo team? Oppure hai l’impressione di non essere all’altezza delle nuove responsabilità che dovrai affrontare?

Essere un “capo” è una responsabilità che spesso si porta avanti in solitudine affrontando momenti complessi di grande cambiamento. Non è sempre semplice capire qual è la via migliore percorrere, come trattare le persone, come guidare.

Un percorso di Executive Coaching può essere lo strumento per trovare risposta ai tuoi dilemmi. L’Executive Coach, infatti, è una figura con cui confrontarsi liberamente sui temi e gli obiettivi che vuoi raggiungere. È di supporto nel prendere decisioni di qualità, per avere feedback, sviluppare nuove strategie di pensiero e di azione ed esprimere al meglio la tua leadership.

Impronte sulla sabbia, simbolo del percorso e della guida nell’Executive Coaching
Gruppo di persone che lavora insieme a una lavagna, simbolo di collaborazione e del team coaching con Silviana Petrone

 

Team Coaching

Per avere team più performanti

Ritieni che un particolare team non stia orientando correttamente le proprie energie in direzione dell’obiettivo? Noti una difficoltà ricorrente del team nel raggiungere i risultati?

Si dice che “Un team è qualcosa di più e di differente dalla somma delle singole persone” (Kurt Lewin – 1948). Non sempre, però, il gruppo lavora in modo funzionale. Anzi: talvolta il suo lavoro si traduce in un’esperienza di limitazione delle possibilità e delle potenzialità.

Un percorso di team coaching può contribuire a risolvere queste problematiche, aiutando il gruppo a prendere consapevolezza dei suoi meccanismi di funzionamento e a scegliere modalità più efficaci e motivanti.

Struttura di un percorso di coaching

1 – Il patto iniziale

Il primo step è sempre quello di definire il risultato desiderato, le modalità preferite di lavoro insieme e la durata del percorso.
Nei percorsi di Executive Coaching aziendali può esserci la presenza di 3 attori:
coachee, capo del coachee e coach.

2 – L’evoluzione

Questa fase centrale del percorso è quella evolutiva in cui i coachee:
– Diventano più consapevoli di chi e come sono.
– Sviluppano, sperimentano e imparano nuove strategie e nuovi comportamenti.

3 – Conclusione e Feedback

È il momento dei bilanci.
In questa fase si ripercorrono i progressi fatti, le strategie che hanno funzionato e come mantenere il processo di evoluzione vivo anche senza il supporto dell’Executive Coach.

FAQ

A cosa serve il coaching?2025-09-19T14:52:51+02:00

L’Executive Business Coaching è davvero prezioso per affrontare cambiamenti e momenti molto complessi infatti il coaching:

– È utile a chiarirsi le idee su cosa si vuole essere o fare;

– Aiuta a prendere decisioni di qualità anche in condizioni di incertezza;

– Consente di affrontare il cambiamento e sentirsi all’altezza del ruolo;

– È uno strumento per il potenziamento delle capacità relazionali, di leadership e negoziali;

– Può migliorare la gestione del tempo e dello stress;

– Permette di comprendere come motivare i team e gestire i conflitti;

– Allena l’autostima e la fiducia in se stessi.

In sostanza, il coaching aiuta le persone a dare il meglio di sé.

 

Come riconosci un buon Executive Coach?2025-09-19T14:55:37+02:00

L’Executive Coaching si fonda su una relazione di fiducia, quindi è molto importante che ci sia una sintonia fra coach e coachee, quel genere di sintonia che è difficile esprimere a parole.

I comportamenti che contraddistinguono un coach professionista si possono riconoscere dal fatto che:

– Nelle conversazioni di coaching lascia che lo spazio sia occupato prevalentemente dal coachee;
– Utilizza prevalentemente le domande, senza offrire soluzioni preconfezionate;
– Non insiste per imporre un suo punto di vista;
– È disponibile a darti un feedback ed è onesto e diretto.

Al di là di questo, è sempre consigliabile verificare che il coach sia accreditato presso una delle diverse associazioni internazionali come ICF o EMCC.

 

 

A chi si rivolge il coaching?2025-09-19T14:56:28+02:00

Il coaching ha diversi ambiti di applicazione e destinatari.
In generale diventa utile ogni qualvolta una persona voglia realizzare un cambiamento, sia esso in ambito personale o lavorativo.
L’Executive Coaching trova applicazione nell’area aziendale e, nel caso specifico, io mi rivolgo a manager, leader e imprenditori e a team che operano in azienda.

Concretamente, in cosa consiste il coaching?2025-09-19T14:57:53+02:00

Si tratta di conversazioni tra Coach e Coachee in cui ci si confronta sul risultato desiderato e su come raggiungerlo. Un percorso di Executive Coaching completo può comprendere da 4 a 12 incontri della durata di 90 minuti.

Se ti stai chiedendo di cosa si parla in un incontro di coaching, la risposta è: di te e di ciò che ritieni sia importante rispetto all’obiettivo che vuoi raggiungere. Ecco perché all’inizio di ogni incontro, l’Executive Coach esplora qual è il tema rilevante su cui il cliente si vuole confrontare.

 

 

Che differenza c’è tra coaching e mentoring?2025-09-19T14:58:47+02:00

Sono entrambi percorsi di supporto destinati a facilitare il cliente nel raggiungimento di un risultato.

La differenza sta nel fatto che il mentor è normalmente una figura di solida esperienza di un determinato settore e si relazione con il mentee per offrirgli consigli, indicazioni e suggerimenti su come operare. Per esempio, un avvocato giovane dovrà  farsi affiancare da un avvocato di esperienza che potrà consigliarlo e dargli suggerimenti di mestiere su come velocizzare la propria carriera, quali specializzazioni acquisire, che stile di comunicazione adottare, etc.

Il coach ha un ruolo diverso e può avere un’esperienza professionale completamente scollegata rispetto a quella in cui opera il coachee. Il coach infatti lavora con il coachee affinchè lui adotti nuove strategie di pensiero, crei le soluzioni che più si adattano a lui, valorizzi i propri talenti in modo focalizzato verso l’obiettivo.

Le due figure usano strumenti diversi per supportare il cliente: si potrebbe dire che il coach usa le domande come il mentor usa i consigli.

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